Ho camminato attraverso una terra vuota
conoscevo il sentiero come il palmo della mia mano
sentivo la terra sotto i miei piedi
sedevo sul fiume e mi rendeva completo
Oh una semplice cosa, dove siamo andati?
Sto diventando vecchio e ho bisogno di qualcosa di cui fidarmi
Così dimmi quando starai per lasciarmi
sto diventando stanco e ho bisogno di qualche luogo da dove cominciare.
Ho camminato attraverso un albero caduto
Ho sentito i suoi rami che mi guardavano
è questo il luogo dove ci amavamo?
è questo il luogo che ho sognato?
e se tu hai un minuto perchè non andiamo
a parlare di questo da qualche parte che solo noi conosciamo?
questo potrebbe essere la fine di tutto
così perchè non andiamo in qualche luogo che solo noi conosciamo?
CAPITOLO SETTE - REAZIONI IMPROVVISE 1
E' pomeriggio inoltrato.
Mi preparo per la cena.
E' presto .... mi lavo con calma.
Mi asciugo con cura.
Accorcio leggermente la barba.
Mi taglio le unghie.
Faccio contenta Rosalie e indosso il mio vestito migliore, anche se fa caldo.
Preferirei qualcosa di più comodo e sportivo, invece pure la cravatta.
Sono curioso di sapere di che sorpresa si tratta.
Speriamo non un'altra come Tanya.
............ E se invece fosse..........?????
No Edward.
Perchè Alice dovrebbe nascondermelo?
Che senso avrebbe.
Va bene tutto tranne Tanya.
Vi prego e vi scongiuro.
La chiamo.
Voglio sincerarmene.
Se fosse così, avrei la possibilità di declinare l'invito ed eviterei la tortura del vestito.
Se mentisse comunque, l'avviserei di già.
Sappi cara sorella che se dovessi arrivare e trovassi Tanya, ossia , la sorpresa della serata, giro i tacchi e scappo.
Quindi sappiti regolare.
In un modo o nell'altro me ne andrei.
"Sono Edward.... senti una domanda soltanto..... non è Tanya la sorpresa di questa sera vero Alice?"
"Mi chiami per questo? Sbrigati piuttosto che devi passare a prendere il vino da Paul, sei in ritardo, lo sai com'è la zia...."
Alice riaggancia.
Niente.
Tanto se fosse così. Scapperei.
Pace.
Zia o non zia.
Ho trent'anni dovranno pure capirlo una buona volta.
Mi faccio il nodo alla cravatta.
Mi guardo ancora allo specchio, di schiena e di fianco.
Passabile.
Può andare.
Prendo le chiavi nella ciotola e corro da Paul.
Compro due bottiglie di vino rosso e due di quello bianco.
Parcheggio la macchina davanti casa di zia Maggie.
Pare che io sia davvero l'ultimo, la macchina dei miei genitori, quella di Alice, di Rosalie.
Attraverso il giardino e prima di arrivare alla porta mi fermo davanti alla finestra.
Guardo dentro.
Sono molto curioso e terrorizzato.
Non mi alletta per niente l'idea di dover scappare, mi dispiacerebbe mancare di rispetto a tutti loro.
Però potrei non avere scelta.
"Che fai spii in casa di tua zia?!"
Come volevasi dimostrare.
"Tanya....."
Mi prende a braccetto e mi costringe ad entrare.
Poso il vino sul tavolo.
Saluto e abbraccio tutti e cerco Alice con lo sguardo.
Non la vedo.
Respiro per mantenere la calma.
"Jass ..... tua moglie dov'è? Avrei bisogno di conferire con lei immediatamente, se possibile!"
"AHAHAHAHHAHHAH Edward, amico, conferire....... ma come parli...... è in giardino, sul retro, vicino al laghetto.... con la sorpresa......"
Mi blocco.
Allora la sorpresa non è Tanya...... non che questo muti di molto le cose.
Speravo di non vederla comunque.
La sola presenza m'infastidisce.
Cambio idea non esco da Alice.
Aspetto in casa.
Tanto tra poco tornerà.
Mi fermo a parlare con mia madre e mio padre che puntualmente mi rimproverano di non farmi vedere e sentire abbastanza.
Forse hanno anche ragione, non lo so.
"Edward....... eccoti finalmente....."
"Alice è da un po' che sono qui..... ti stavo aspettando anche io...."
E poi la vedo.......
"Ecco la nostra ospite speciale di sta sera..... e anche delle prossime, vorrei ben sperare.... Isabella ci farebbe tanto piacere se tu volessi condividere questi nostri incontri ...... non starai male te lo prometto..... e poi sono convinta che Edward .... ne sarebbe contento....e noi lo vedremmo almeno una volta alla settimana..... vero Edward?"
Mia sorella.
La dovrei picchiare.
Cosa le potrei fare?
Ho tempo per pensarci.
Ora sono distratto da altro.
Isabella.
Si avvicina.
Elegante e sobria.
Tacchi alti.
Vestito nero. Leggermente scollato sulla schiena.
Le fascia i fianchi.
Non l'ho mai vista così.
Capelli sciolti, appena acconciati.
Poco trucco.
Un'incanto.
Mi sorride e si avvicina.
Cerca anche lei di ignorare le parole di Alice.
Si avvicina sempre di più, sempre di più.
Più la guardo, più la trovo incantevole.
Mi da un altro bacio lieve sulla guancia, simile a quello di tempo fa.
Simile perchè questo bacio non è al centro della guancia.
Diciamo che è al limite della bocca.
E sento le sue labbra.
Ne posso sentire quasi il sapore.
Lo so sono fritto.
Io lo so che sta sera .......... potrei fare ...... di tutto.
Potrei rapirti bambolina, lo sai?
Sto pensando ad una scusa per portarti fuori.... caricarti in macchina e portarti via.
Nella barca, nella tua stanza, nella baita, nel bosco.... ovunque...... anche in capo al mondo se necessario.
Però ho bisogno di stare da solo con te.
E' urgente.
E' prioritario.
Non è più rimandabile.
Il tuo bacio è sì lento delicato, ma prolungato.
Le labbra si soffermano un po' su di me.
Mi danno il tempo di appoggiare la mano sinistra sul tuo fianco.
In un lieve abbraccio.
"Ciao Edward"
Mi saluti e mi guardi negli occhi mentre lo fai.
Ho le mani sudate.
Sono tutto sudato a dire il vero.
Ho la febbra di sicuro.
"Scusami se non ti ho detto nulla prima..... di questa sera"
Muovo la testa.... simulando un no, nulla, sottovoce......
Ti libero dalla mia presa sul fianco.
Dolce fiore.
Vorrei nutrirmi di te sta sera.
Vorrei nutrirmi del tuo nettare.
Lo vorrei tutto per me.
Tu sei pronta?
Io mi sto trattenendo.
Sto lottando con me stesso.
Sto lottando con i miei sentimenti.
Con la ragione.
Vorrei lasciarmi andare.
Lo vorrei davvero. Credimi.
E tu lo stai facendo di proposito.
Troppa gente.... per poterlo fare.
Contegno e controllo Edward.
Penso che potevi evitare di baciarmi, a quel modo poi.
Non starei in queste condizioni ora.
Non avrei l'erezione del secolo in atto.
Per fortuna siamo seduti a tavola già da un po'..... tra poco tornerà in posizione di riposo, senza che nessuno si accorga di nulla.
Almeno lo spero.
Non è piacevole andarsene in giro con il pisello teso .... da essere notato anche dai satelliti in cielo.
Ma fatico a farlo tornare a riposo.
E tu, piccolo fiore, non è che mi aiuti tanto.
Siamo vicini a tavola, tu siedi alla mia destra.
Tu lo senti, in che condizioni sono, mi percepisci e allunghi una mano sul mio ginocchio.
Indifferente, senza guardarmi.... mentre parli tranquillamente con Rosalie.
Così abbasso la mia di mano e l'appoggio sulla tua.
L'afferro. La stringo.
Forte e delicato.
Le nostre dita si intrecciano. Subito.
Giocano insieme.
Si stuzzicano.
E io sono messo sempre peggio.
Lo so.... lo so.... tu sei nelle mie stesse condizioni.
Abbasso lo sguardo e sorrido.
Guardo le mani unite.
Bambolina sapessi, quello che stai facendo al mio piccolo cuore, solo con questo gesto.
Vorrei prenderti, qui, scaraventare tutte le vettovaglie giù dal tavolo, al diavolo i commensali presenti.....
Continuo con questa scia di pensieri su di te.
Ormai in preda al delirio.
Cerco invano di conversare con i presenti.
Mangio con la sinistra, pur di non lasciare la mia presa.
Bevo a piccoli sorsi.
Immagino la tua mano salire un po'.
Non molto.
Di poco.
Se solo ci provassi ..... potrei strozzarmi.
Sarebbe la fine.
Se lo facessi io?
Mi agito sulla sedia. E' evidente.
Emmet se ne accorge.
E' seduto di fronte a me.
"Edward che hai? Ti vedo agitato? Sembra che tu abbia uno scorpione nelle mutande amico?"
"Puffh!"
Non mi esce altro.... e lui abbassa
lo sguardo e capisce, e ride in silenzio, fortuna sua.
"Edward hai bisogno di una mano per caso? AHAHAHAHAHAHAHAHAAHHAAHH!"
Non riesce a trattenersi, ...... GLI AMICI.... tutti si voltano verso di lui.
Rosalie gli da una manata sulla spalla, cercando di farlo smettere.
E poi si gira a guardarmi, spalancando la bocca.
Ok ora lo so.... potrei fregarmene.
Invece tiro un calcio ad Emmett da sotto il tavolo...... e lo zittisco immediatamente.
Isabella lascia la mia mano.
Merda, mi piaceva quel contatto.
No ti prego bambolina torna qui.
Non lasciarmi solo.
Vorrei riafferrargliela all'istante, ma lei ha spostato la mano sul tavolo.
Indifferente.
Merda!
Merda!
Calmati Edward. Calmati è meglio così.
La cena è finita e tu hai bisogno di mettere qualcuno a riposo nei boxer.
Mi sento tutto indolenzito.
Tutti si alzano e ci spostiamo in giardino per il caffè.
Finalmente mi sono calmato.
L'aria fresca e umida della sera mi spegne un po' i bollori.
Fortunatamente.
Isabella ed io parliamo poco.
In giardino sembri sfuggirmi.
Ti osservo da lontano.
E' stato troppo per te quel contatto?
Però io vorrei anche altro.
Ora più che mai.
Ti sento dire ad Alice che sei stanca e vorresti tornare a casa.
Le stai chiedendo di accompagnarti al faro.
Mi sto avvicinando a te per offrirti un passaggio, quando Tanya mi blocca.
"Edward, stai andando vero? Mi daresti uno strappo a casa, prima sono arrivata con Rosalie, tu sei di strada, tanto!"
Parla forte Tanya.
Tutti si voltano.
Guardo Isabella che abbassa lo sguardo per evitare il mio.
Mi sale la rabbia. Non so come.
Ti sei pentita Bella?
"Certo Tanya, andiamo, ti porto io"
to be continued..............
ma come??? TI PORTO IO??? Ma stai a cuccia tu!!!!! metti l'altro capitolo, te lo ordino!!! Stasera voglio leggere!!! Buahahahhaha!!! Io lo amo, lo amo...
RispondiEliminaMa nooooooooooooooooo sta grandissima ....eps....donna intempestiva di Tanya ...ecco si tratteniamoci che è meglio.. Daiiiiiii Ed forzaaaaaaaaaaaaaaaaa su...su....
RispondiEliminaahhahaha sei impazzita tu e tanya???? no io già la odio di mio poi sempre la parte della stronza patentata??? ora pubblica entro stasera prego o mi unisco alle minacce di sis
RispondiEliminaMa do cazzo la deve porta' vaffanculo Tanya!!!!
RispondiEliminaQualcuno abbatta Tanya per favore....hai capito la stronza, sicuramente si è accorta del ....feeling tra Edward e Bella ed ha deciso di rompere le uova nel paniere cercando di "marchiare" un territorio che non è e mai sarà suo!
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